Corso Grifoni
Accademia Navale 1965-1969
Memorie di Iannucci
Sito realizzato da Gaetano Gallinaro e rivisto da Benedetto Parziale anche con le idee e il materiale di Attilio Fantoni e il contributo di TANTI = Mappa del sito e istruzioni =
Per uscire dal PDF chiudere la relativa scheda del browser
Questa pagina è un tributo alla figura autorevole e indimenticabile dell'Ammiraglio Iannucci, nostro Comandante alla Classe durante i primi due anni trascorsi all'Accademia Navale di Livorno. Attraverso queste memorie è possibile ripercorrere il suo straordinario percorso umano e professionale, dall'infanzia fino agli alti comandi che hanno segnato la sua illustre carriera nella Marina Militare. Sempre presente nei suoi scritti l’amore per il mare, in generale, e per lo sport velico in particolare. Buon vento Giovanni!!
E’ il primo gennaio 2010 e comincio oggi, alla soglia dei 77 anni, a scribacchiare qualcosa sulla mia vita. Era un progetto che mi ripromettevo di realizzare da tempo, ma ho cercato prima di dare risposta alle domande che è naturale ci si ponga quando si mette mano a qualcosa del genere.Innanzi tutto, perché farlo? Non è facile a dirsi. I motivi sono tanti, ma indistinti, molto personali e difficili da esprimere. Sostanzialmente, perché credo di aver avuto una vita molto interessante e varia. Me ne sono reso conto gradualmente, con il passare del tempo, soprattutto nelle occasioni in cui mi capitava di raccontare qualche episodio ai figli o ad amici e mi sentivo dire: “Perché non lo scrivi?”. Del resto, credo che in tutti noi vi sia, in misura più o meno esplicita, una certa dose di vanità, che si estrinseca spesso nel desiderio non solo di essere ricordati da coloro con i quali abbiamo condiviso vicende della nostra vita, ma anche di lasciare una traccia per coloro che verranno dopo che noi, inevitabilmente, ce ne saremo andati.Poi, quando farlo? La risposta è più ovvia della precedente. Anche se non posso certo lamentarmi di come mi sto conservando, la memoria ha senza dubbio subito un inevitabile declino. Ricordo con sorprendente chiarezza e nei minimi particolari episodi molto lontani nel tempo, ma comincio a dover fare uno sforzo per arricchire di particolari, di nomi e di fisionomie vicende più recenti. Penso sia proprio giunto il momento poiché, se attendessi ancora, potrei non essere più in grado di portare a termine l’impresa, anche se, essendo stato giustamente definito un “sentimental junk collector”, ho gelosamente conservato un’impressionante quantità di documenti, libri, riviste, ritagli di giornale, fotografie, lettere ed altro che dovrebbero aiutarmi a ricostruire fedelmente tutto, sempre che riesca a mettere in atto un “retrieval system” che mi consenta di trovare quello che cerco nel caotico disordine del mio studio.Vi è anche un altro motivo per iniziare. Nella buona come nella cattiva sorte, sono stato sempre legato agli anni con finale tre. Nato nel ‘33, mia Madre morì nel ‘43, mio Padre nel ’53, mi sono sposato nel ’63, ho positivamente superato una vicenda molto difficile al comando della fregata Castore, un comando cruciale per la mia carriera, nel ’73, sono stato promosso Contrammiraglio nell’’83, ho impostato, dopo una breve crisi, credo molto correttamente la mia “terza vita”, quella da pensionato che non avrebbe più lavorato per nessuno, nel ’93 e, con Marilena, Francesco e Paolo, insieme alle persone che ci volevano bene o che semplicemente ci erano vicine, abbiamo vissuto la terribile tragedia della perdita di Valeria nel 2003. Cosa accadrà nel 2013? Naturalmente non mi è dato saperlo, ma è un’altra buona ragione per non perdere tempo e cominciare subito.Stabilito che ci sono motivi per farlo e, soprattutto, che mi va di farlo e che sembra sia giunto il momento di iniziare, viene logico chiedersi come farlo. Questa è una domanda per la quale non ho ancora trovato una risposta definitiva. Del resto, non è molto importante. Andando avanti, soprattutto con l’aiuto del computer, che consente agevolmente di fare e disfare, aggiungere o togliere e modificare a proprio piacimento, deciderò di volta in volta come e cosa raccontare, senza rispettare alcun ordine cronologico. In linea di massima, mi propongo di parlare di tutto, non omettendo alcuno dei particolari che ricordo o dei quali trovo documentazione, anche se spesso potrà essere noioso per il lettore, soprattutto se non particolarmente versato sul mare, sulla vela, sul volo o su altre attività che hanno caratterizzato fin qui la mia vita.Infine, c’è un problema che ha a che fare con le numerosissime persone le cui vite si sono incrociate più o meno direttamente e più o meno a lungo con la mia. Parenti, amici, conoscenti, superiori, inferiori. Non tutte sono state, naturalmente a mio giudizio, positive, gradevoli e simpatiche. Sarebbe ipocrita nasconderlo e non lo farò, ma in questi casi eviterò di mettere nomi o cognomi. Anche se questo espediente non impedisce di risalire all’identificazione delle persone, sarà necessario impegnarsi in un’indagine o fare una ricerca che, inevitabilmente, con il passare del tempo, diventerà sempre più difficile. A chi avrà l’occasione e spero anche il piacere di imbattersi in questi scritti ed anche la pazienza per leggerli, auguro buona lettura.
Corso Grifoni
Accademia Navale 1965-1969
Memorie di Iannucci
Sito realizzato da Gaetano Gallinaro e rivisto da Benedetto Parziale anche con le idee e il materiale di Attilio Fantoni e il contributo di TANTI = Mappa del Sito e istruzioni =
Per uscire dal PDF chiudere la relativa scheda del browser
Questa pagina è un tributo alla figura autorevole e indimenticabile dell'Ammiraglio Iannucci, nostro Comandante alla Classe durante i primi due anni trascorsi all'Accademia Navale di Livorno. Attraverso queste memorie è possibile ripercorrere il suo straordinario percorso umano e professionale, dall'infanzia fino agli alti comandi che hanno segnato la sua illustre carriera nella Marina Militare. Sempre presente nei suoi scritti l’amore per il mare, in generale, e per lo sport velico in particolare. Buon vento Giovanni!!
E’ il primo gennaio 2010 e comincio oggi, alla soglia dei 77 anni, a scribacchiare qualcosa sulla mia vita. Era un progetto che mi ripromettevo di realizzare da tempo, ma ho cercato prima di dare risposta alle domande che è naturale ci si ponga quando si mette mano a qualcosa del genere.Innanzi tutto, perché farlo? Non è facile a dirsi. I motivi sono tanti, ma indistinti, molto personali e difficili da esprimere. Sostanzialmente, perché credo di aver avuto una vita molto interessante e varia. Me ne sono reso conto gradualmente, con il passare del tempo, soprattutto nelle occasioni in cui mi capitava di raccontare qualche episodio ai figli o ad amici e mi sentivo dire: “Perché non lo scrivi?”. Del resto, credo che in tutti noi vi sia, in misura più o meno esplicita, una certa dose di vanità, che si estrinseca spesso nel desiderio non solo di essere ricordati da coloro con i quali abbiamo condiviso vicende della nostra vita, ma anche di lasciare una traccia per coloro che verranno dopo che noi, inevitabilmente, ce ne saremo andati.Poi, quando farlo? La risposta è più ovvia della precedente. Anche se non posso certo lamentarmi di come mi sto conservando, la memoria ha senza dubbio subito un inevitabile declino. Ricordo con sorprendente chiarezza e nei minimi particolari episodi molto lontani nel tempo, ma comincio a dover fare uno sforzo per arricchire di particolari, di nomi e di fisionomie vicende più recenti. Penso sia proprio giunto il momento poiché, se attendessi ancora, potrei non essere più in grado di portare a termine l’impresa, anche se, essendo stato giustamente definito un “sentimental junk collector”, ho gelosamente conservato un’impressionante quantità di documenti, libri, riviste, ritagli di giornale, fotografie, lettere ed altro che dovrebbero aiutarmi a ricostruire fedelmente tutto, sempre che riesca a mettere in atto un “retrieval system” che mi consenta di trovare quello che cerco nel caotico disordine del mio studio.Vi è anche un altro motivo per iniziare. Nella buona come nella cattiva sorte, sono stato sempre legato agli anni con finale tre. Nato nel ‘33, mia Madre morì nel ‘43, mio Padre nel ’53, mi sono sposato nel ’63, ho positivamente superato una vicenda molto difficile al comando della fregata Castore, un comando cruciale per la mia carriera, nel ’73, sono stato promosso Contrammiraglio nell’’83, ho impostato, dopo una breve crisi, credo molto correttamente la mia “terza vita”, quella da pensionato che non avrebbe più lavorato per nessuno, nel ’93 e, con Marilena, Francesco e Paolo, insieme alle persone che ci volevano bene o che semplicemente ci erano vicine, abbiamo vissuto la terribile tragedia della perdita di Valeria nel 2003. Cosa accadrà nel 2013? Naturalmente non mi è dato saperlo, ma è un’altra buona ragione per non perdere tempo e cominciare subito.Stabilito che ci sono motivi per farlo e, soprattutto, che mi va di farlo e che sembra sia giunto il momento di iniziare, viene logico chiedersi come farlo. Questa è una domanda per la quale non ho ancora trovato una risposta definitiva. Del resto, non è molto importante. Andando avanti, soprattutto con l’aiuto del computer, che consente agevolmente di fare e disfare, aggiungere o togliere e modificare a proprio piacimento, deciderò di volta in volta come e cosa raccontare, senza rispettare alcun ordine cronologico. In linea di massima, mi propongo di parlare di tutto, non omettendo alcuno dei particolari che ricordo o dei quali trovo documentazione, anche se spesso potrà essere noioso per il lettore, soprattutto se non particolarmente versato sul mare, sulla vela, sul volo o su altre attività che hanno caratterizzato fin qui la mia vita.Infine, c’è un problema che ha a che fare con le numerosissime persone le cui vite si sono incrociate più o meno direttamente e più o meno a lungo con la mia. Parenti, amici, conoscenti, superiori, inferiori. Non tutte sono state, naturalmente a mio giudizio, positive, gradevoli e simpatiche. Sarebbe ipocrita nasconderlo e non lo farò, ma in questi casi eviterò di mettere nomi o cognomi. Anche se questo espediente non impedisce di risalire all’identificazione delle persone, sarà necessario impegnarsi in un’indagine o fare una ricerca che, inevitabilmente, con il passare del tempo, diventerà sempre più difficile. A chi avrà l’occasione e spero anche il piacere di imbattersi in questi scritti ed anche la pazienza per leggerli, auguro buona lettura.
Corso Grifoni
Accademia Navale 1965-1969
Memorie di Iannucci
Menu principale
Sito realizzato da Gaetano Gallinaro e rivisto da Benedetto Parziale anche con le idee e il materiale di Attilio Fantoni e il contributo di TANTI = Mappa del sito e istruzioni =
Per uscire dal PDF chiudere la relativa scheda del browser
E’ il primo gennaio 2010 e comincio oggi, alla soglia dei 77 anni, a scribacchiare qualcosa sulla mia vita. Era un progetto che mi ripromettevo di realizzare da tempo, ma ho cercato prima di dare risposta alle domande che è naturale ci si ponga quando si mette mano a qualcosa del genere.Innanzi tutto, perché farlo? Non è facile a dirsi. I motivi sono tanti, ma indistinti, molto personali e difficili da esprimere. Sostanzialmente, perché credo di aver avuto una vita molto interessante e varia. Me ne sono reso conto gradualmente, con il passare del tempo, soprattutto nelle occasioni in cui mi capitava di raccontare qualche episodio ai figli o ad amici e mi sentivo dire: “Perché non lo scrivi?”. Del resto, credo che in tutti noi vi sia, in misura più o meno esplicita, una certa dose di vanità, che si estrinseca spesso nel desiderio non solo di essere ricordati da coloro con i quali abbiamo condiviso vicende della nostra vita, ma anche di lasciare una traccia per coloro che verranno dopo che noi, inevitabilmente, ce ne saremo andati.Poi, quando farlo? La risposta è più ovvia della precedente. Anche se non posso certo lamentarmi di come mi sto conservando, la memoria ha senza dubbio subito un inevitabile declino. Ricordo con sorprendente chiarezza e nei minimi particolari episodi molto lontani nel tempo, ma comincio a dover fare uno sforzo per arricchire di particolari, di nomi e di fisionomie vicende più recenti. Penso sia proprio giunto il momento poiché, se attendessi ancora, potrei non essere più in grado di portare a termine l’impresa, anche se, essendo stato giustamente definito un “sentimental junk collector”, ho gelosamente conservato un’impressionante quantità di documenti, libri, riviste, ritagli di giornale, fotografie, lettere ed altro che dovrebbero aiutarmi a ricostruire fedelmente tutto, sempre che riesca a mettere in atto un “retrieval system” che mi consenta di trovare quello che cerco nel caotico disordine del mio studio.Vi è anche un altro motivo per iniziare. Nella buona come nella cattiva sorte, sono stato sempre legato agli anni con finale tre. Nato nel ‘33, mia Madre morì nel ‘43, mio Padre nel ’53, mi sono sposato nel ’63, ho positivamente superato una vicenda molto difficile al comando della fregata Castore, un comando cruciale per la mia carriera, nel ’73, sono stato promosso Contrammiraglio nell’’83, ho impostato, dopo una breve crisi, credo molto correttamente la mia “terza vita”, quella da pensionato che non avrebbe più lavorato per nessuno, nel ’93 e, con Marilena, Francesco e Paolo, insieme alle persone che ci volevano bene o che semplicemente ci erano vicine, abbiamo vissuto la terribile tragedia della perdita di Valeria nel 2003. Cosa accadrà nel 2013? Naturalmente non mi è dato saperlo, ma è un’altra buona ragione per non perdere tempo e cominciare subito.Stabilito che ci sono motivi per farlo e, soprattutto, che mi va di farlo e che sembra sia giunto il momento di iniziare, viene logico chiedersi come farlo. Questa è una domanda per la quale non ho ancora trovato una risposta definitiva. Del resto, non è molto importante. Andando avanti, soprattutto con l’aiuto del computer, che consente agevolmente di fare e disfare, aggiungere o togliere e modificare a proprio piacimento, deciderò di volta in volta come e cosa raccontare, senza rispettare alcun ordine cronologico. In linea di massima, mi propongo di parlare di tutto, non omettendo alcuno dei particolari che ricordo o dei quali trovo documentazione, anche se spesso potrà essere noioso per il lettore, soprattutto se non particolarmente versato sul mare, sulla vela, sul volo o su altre attività che hanno caratterizzato fin qui la mia vita.Infine, c’è un problema che ha a che fare con le numerosissime persone le cui vite si sono incrociate più o meno direttamente e più o meno a lungo con la mia. Parenti, amici, conoscenti, superiori, inferiori. Non tutte sono state, naturalmente a mio giudizio, positive, gradevoli e simpatiche. Sarebbe ipocrita nasconderlo e non lo farò, ma in questi casi eviterò di mettere nomi o cognomi. Anche se questo espediente non impedisce di risalire all’identificazione delle persone, sarà necessario impegnarsi in un’indagine o fare una ricerca che, inevitabilmente, con il passare del tempo, diventerà sempre più difficile. A chi avrà l’occasione e spero anche il piacere di imbattersi in questi scritti ed anche la pazienza per leggerli, auguro buona lettura.
Questa pagina è un tributo alla figura autorevole e indimenticabile dell'Ammiraglio Iannucci, nostro Comandante alla Classe durante i primi due anni trascorsi all'Accademia Navale di Livorno. Attraverso queste memorie è possibile ripercorrere il suo straordinario percorso umano e professionale, dall'infanzia fino agli alti comandi che hanno segnato la sua illustre carriera nella Marina Militare. Sempre presente nei suoi scritti l’amore per il mare, in generale, e per lo sport velico in particolare. Buon vento Giovanni!!