Page 59 - Zara
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avrebbe abbandonato la nave per ultimo, insieme a Cattaneo, e

            sarebbe scomparso in mare).
            Due marinai compaesani, il nocchiere Gaetano Mazzella ed il

            marinaio Vincenzo D’Arco, entrambi di Ponza, si erano gettati in

            mare insieme. Mazzella, in servizio di vedetta in coffa con altri
            tre uomini, aveva assistito allo sfacelo della sua nave da una

            posizione “privilegiata”; D’Arco, nel gettarsi in mare, aveva

            inghiottito molta acqua ed era frastornato, forse anche ferito.

            Cercarono di restare a galla, aggrappati a dei pezzi di tavola.
            Il secondo capo cannoniere Nello Forte fu visto aggrappato ad

            una zattera, ma scomparve. Anche suo fratello Enzo, arruolato

            nella Regia Aeronautica,  sarebbe morto in guerra, abbattuto

            durante una missione al largo di Malta.
            I naufraghi dello Zara andarono alla deriva per tutta la notte,

            assieme a gruppi di superstiti del Fiume.


            Poco dopo l’alba, un ricognitore britannico voò  sopra  i

            naufraghi, facendo segnali;  poi sopraggiunse un idrovolante

            Short  Sunderland,  il  quale  ammarò  presso  i  naufraghi  e  fece

            segnali, poi decollò di nuovo e riammarò poco lontano, e dopo
            circa mezz’ora decollò un’altra volta e se ne andò

            definitivamente.

            Le unità della Mediterranean Fleet tornarono sul punto ove la I

            Divisione era stata annientata alle otto del mattino del 29; alcuni
            cacciatorpediniere presero quindi a recuperare i naufraghi delle

            navi  italiane.  La  maggior  parte  dei  naufraghi  dello Zara venne

            recuperata  intorno  alle  undici  da tre cacciatorpediniere
            britannici; in tutto i britannici trassero in salvo 267 sopravvissuti

            dello Zara, insieme a centinaia di uomini del Pola ed a pochi

            naufraghi del Fiume.

            Alcuni dei naufraghi morirono quando erano ad un passo dalla
            salvezza. I due marinai ponzesi, Mazzella e D’Arco, videro una
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