Page 57 - Zara
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più grande  vittoria nel Mediterraneo. Dato  che la ricerca della

            corazzata            era        l’obiettivo         assegnato            alla        flottiglia
            cacciatorpediniere di Mack, quest’ultimo, non appena ricevette il

            messaggio dell’Havock (alle 00.30), accostò nella direzione da

            questi indicata, con tutte e otto le navi al suo comando. All’1.20
            l’Havock rettificò il suo apprezzamento, comunicando che la nave

            avvistata era in realtà un incrociatore pesante, ma quando la

            comunicazione giunse a Mack, all’1.30, era ormai tardi per
                                                       th
            tornare  indietro;  così  la  14  Destroyer  Flotilla  proseguì  verso
            il Pola.

            Alle 2.30 il Jervis, nel dirigere verso il Pola, s’imbatté nel relitto in

            fiamme dello Zara: lo avvistò  quando il fascio di luce del suo

            proiettore  si  fermò  sull’incrociatore,  mostrando  pochi  piccolo
            incendi che ardevano sul ponte superiore. Passandogli accanto,

            il Jervis lanciò quattro siluri contro lo Zara: due di essi colpirono

            l’incrociatore italiano, facendolo esplodere (altre fonti parlano di
            cinque siluri lanciati e ne rivendicano tre a segno).

            Si può forse ipotizzare che il brillamento delle cariche da parte

            dei volontari rimasti sullo Zara, ed  il suo siluramento da parte

            del Jervis, siano per coincidenza avvenuti contemporaneamente.
            Il capitano  Parodi  ed i  maggiori  Mazziotti  e  Misitano  distavano

            dalla nave circa centro metri quando ci fu la prima detonazione:

            un  sibilo,  seguito  da  una  colonna  di  fumo  bianco.  Quattro  o

            cinque minuti dopo esplose anche il deposito munizioni
            prodiero, sollevando un’altissima colonna di fumo bianco-

            rosato, che illuminò tutta la zona; dallo Zara si levavano ondate

            di fuoco, mentre grossi oggetti erano lanciati in aria. Scemate le
            fiamme, la nave ammiraglia della I Divisione Navale sbandò sulla

            dritta,  capovolgendosi.  Passò  qualche  minuto,  poi  i  naufraghi

            furono raggiunti da diverse grosse ondate, generate dal gigante

            in agonia. Non furono probabilmente pochi coloro i quali, non
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