Page 28 - Zara
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messaggio  giunse  sullo Zara pochi  minuti  dopo  che  Cattaneo

            aveva detto che avrebbe distaccato due cacciatorpediniere
            col Pola, e fu l’aiutante di bandiera dell’ammiraglio, tenente di

            vascello Vincenzo Raffaelli, a recapitarlo a Cattaneo. Questi non

            disse niente, pertanto, dopo  qualche minuto, Raffaelli gli fece
            presente che l’ordine era esecutivo; al che Cattaneo rispose “Lo

            so. I due telegrammi si sono sicuramente incrociati. Voglio dare

            il tempo all’ammiraglio Iachino di riconsiderare la questione”.

            Iachino, avendo ricevuto alle 20.27 il messaggio inviato da
            Cattaneo  alle  20.15  con  cui  quest’ultimo  diceva  che  avrebbe

            lasciato due cacciatorpediniere a soccorrere l’incrociatore

            colpito, ribadì alle 20.38  (con  messaggio trasmess0 alle 20.45)
                                     a
            «ZARA FIUME et 9  squadriglia vada soccorrere POLA. 203828»).
            Cattaneo aveva intuito che forze navali britanniche di entità a lui

            sconosciuta  stavano  seguendo  la  squadra  italiana,  e  pertanto

            tardava ad eseguire l’ordine, trovando inutile rischiare tutta  la
            sua         Divisione           quando           sarebbe            bastato          qualche

            cacciatorpediniere  (anche  se  sopravvalutava  la  distanza  col

            nemico, e dunque pensava che avrebbe avuto qualche ora in più

            per rimorchiare il Pola). Le prime due comunicazioni, quella di
            Cattaneo delle  20.16  (trasmessa solo alle 20.25) e quella di

            Iachino  delle  20.18  (trasmessa  alle  20.21)  si  erano  incrociate:

            Cattaneo l’aveva capito e volle lasciare al suo superiore il tempo

            di  valutare  la  sua  proposta  e  –  si  augurava  –  ripensarci.  Ma
            Iachino rimase fermo nella sua decisione.

            Intanto, alle 20.19, lo Zara diramò l’ordine «Velocità nodi 22 linea

            di  fila  ordine  diretto  all'ordine»:  la  I  Divisione  accelerava  per
            portarsi 5000 metri a proravia della Vittorio Veneto, in  base agli

            ordini delle 20.05. Al medesimo scopo, alle 20.32 lo Zara ordinò

            al Fiume «Velocità 25 nodi all'ordine» e poi alla IX Squadriglia di

            accodarsi  al Fiume:  la  formazione  italiana  si  disponeva  così  in
            linea  di  fila,  con,  nell’ordine,  la  I  Divisione,  la  IX  Squadriglia,
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