Page 24 - Zara
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lontani, fuori tiro e bassi sul mare (tranne uno che, restando in

            quota dalla parte del sole, comunicò agli altri la posizione e gli
            elementi del moto delle unità di Iachino). Alle 18.51 tramontò il

            sole: per la I Divisione sarebbe stato l’ultimo tramonto.

            Alle  18.58  Iachino  ordinò  a  tutte  le  navi  di  tenersi  pronte  ad
            accendere i proiettori ed emettere cortine nebbiogene, alle

            19.15 la  squadra italiana accostò per conversione ed assunse

            rotta 270° (così che le navi fossero meno illuminate dal sole che

            tramontava,  nei  limiti  del  possibile)  ed  alle  19.24  i
            cacciatorpediniere  in  coda  iniziarono  ad  emettere  cortine  di

            nebbia artificiale.

            Alle  19.28,  mentre  gli  aerosiluranti  si  avvicinavano,  Iachino

            ordinò  alle  navi  più  esterne  di  accendere  i  proiettori,  ed  alle
            19.30, sempre dietro suo ordine, fu compiuta un’altra accostata

            per conversione (rotta assunta 300°).

            (Stephen  Roskill,  per  undici  anni  storico  ufficiale  della  Royal
            Navy,  evidenziò  in  seguito  la  perizia  marinara  mostrata  dalle

            navi italiane, nel manovrare senza incidenti in formazione tanto

            ristretta, al buio, ad alta velocità, tra cortine fumogene e sotto

            attacco  aereo.  Ma  ciò  non  cambiò,  purtroppo,  l’esito
            dell’attacco).

            Sei minuti  dopo tutti i cacciatorpediniere stesero  cortine

            fumogene  ed  aprirono  il fuoco, mentre gli  aerei passavano

            all’attacco: molti, non riuscendo a superare la barriera costituita
            dal tiro dei cacciatorpediniere, dai fasci dei proiettori e dalle

            cortine  nebbiogene,  sganciarono  in  maniera  imprecisa,  ma

            intorno alle 19.50 il Pola venne colpito ed immobilizzato  da  un
            siluro. Il Fiume, che lo seguiva in linea  di fila,  lo superò

            passandogli  sulla dritta, e  ricevette segnalazioni luminose con

            cui il Pola avvertiva del proprio siluramento. Né lo Zara né altre

            unità videro o seppero che  il Pola era stato silurato fino a
            quando, alle 19.54, il Fiume trasmise allo Zara «Informo che
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